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Ascensori e Montascale

Ascensori e Montascale

Ascensori e Montascale: Fornitura e installazione di Ascensori, Miniascensori e Montascale (Detrazioni Fiscali, 50%, 75% o 90% di detrazioni↑)

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Miniascensori per interni caratteristiche e prezzi

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4 Luglio 2025 by ascensoriemontascale

Miniascensori per interni funzionali e di design: caratteristiche e prezzi

La popolarità crescente dei miniascensori per interni origina sia dalla loro estetica sofisticata sia dalle dimensioni contenute, che pure non cedono nulla sul fronte della sicurezza. Ideali per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per il comfort di chiunque, presentano un’installazione semplice, rapida e poco invasiva. Anche conveniente, grazie alle agevolazioni!

COSA DEVI SAPERE

  • I miniascensori domestici si possono installare in spazi ridottissimi, anche inferiori al mq, in interno oppure all’esterno. Alcuni modelli rinunciano pure alla cabina chiusa. Gli interventi sulla casa? Pochissimi.
  • Il prezzo con installazione va da 12.000 € di un piccolo modello basic interno 1 piano (es. mini ascensore senza cabina a pedana) a 35.000-50.000 di un mini ascensore privato condominiale. Con gli incentivi recuperi una somma importante. Intanto la tua casa aumenta di valore.
  • Le personalizzazioni e gli optional per ogni miniascensore senza fossa sono infinite. Materiali, sedili, forma, illuminazione, automazione e quant’altro possono rendere davvero unico il tuo mini elevatore.

 

Miniascensore moderno panoramico
Miniascensore moderno panoramico

Indice articolo

  • 1.Dimensioni ridotte di questi ascensori da interni 
  • 2.Vincoli architettonici di questi ascensori
  • 3.Come funzionano i miniascensori
  • 4.Miniascensori per disabili e anziani
  • 5.I prezzi di un ascensore domestico
  • 6.Detrazioni fiscali per acquistare un miniascensore
  • 7.Ascensore per casa: accessori e personalizzazioni
  • 8.Manutenzione del miniascensore
  • 9.Domande frequenti

Dimensioni ridotte di questi ascensori da interni

La caratteristica peculiare degli ascensori da interni riguarda le loro misure ridotte. Proprio a merito della loro compattezza gli elevatori domestici possono essere installati laddove per un lift tradizionale mancherebbe lo spazio.

Oltre al vano scale possono adattarsi a collocazioni un tempo impensabili come cabine armadi, ripostigli o l’installazione all’esterno. Si può sfruttare pure il balcone, magari aprendo un varco di larghezza poco superiore ai 50 cm.

Scendendo in dettaglio, per immaginarne le misure d’ingombro complessive dei miniascensori interni proviamo a partire dall’esterno. In alcuni modelli la cabina si trova racchiusa in un vano che incide sull’area per decine di cm o più.

Questo involucro edilizio può essere in muratura, cemento armato oppure a castelletto, vale a dire costituito da un gabbiotto metallico. I più minimal sono i castelletti, mentre cemento armato e mattoni creano una circonferenza maggiore.

Per ottenere le dimensioni ridotte dei miniascensori domestici talvolta si preferisce però rinunciare al vano. Parliamo dei modelli a cabina autoportante e scorrimento su 2 binari. Sapevi che essendo progettati per rimanere a vista presentano sempre un design notevole?

E quando questo ascensore privato interno non si trova al piano l’area può ritornare un punto di transito, perché tutto quello che rimane a ingombrare sono soltanto le guide!

Il secondo fattore che determina le dimensioni dei miniascensori per interni è la destinazione d’uso. L’adattamento alle diverse esigenze impone volumi differenti. Le versioni più piccole risultano atte a trasportare 1 individuo, massimo 2, in piedi oppure su uno sgabello.

Quanto alla portata degli ascensori unifamiliari, risulta adeguata per le esigenze domestiche e anche per piccoli condomini con un viavai contenuto. Si va dai 150 kg per un piccolo ascensore privato interno fino ai 500 kg e oltre per modelli speciali o su misura, che in genere servono piccoli condomini non recentissimi.

Gli home lift consentono ampia scelta nella forma: puoi optare per una pianta rettangolare, quadrata oppure circolare o semicircolare. Altrettanto versatile la collocazione: angoli, vano scale, perfino un’area lontano dalle pareti.

Per l’installazione della cabina possono bastare profondità e larghezza di 45-55 cm. Esiste infatti un intero segmento di miniascensori casalinghi da (circa) 60 cm (Approfondimento: “Miniascensori 60 cm“) oggi molto richiesti.

Le versioni di ascensore per interni concepite per l’abbattimento delle barriere architettoniche hanno invece un ingombro planimetrico più elevato. L’area complessiva cabina-vano corsa supera il metro quadrato. La misura standard per immobili preesistenti prevede una cabina di 0,80×1,20 mq, un ingombro complessivo di 1,35×1,55 mq e un’apertura di almeno 0,75 m.

Bisogna poi conteggiare la metratura minima, obbligatoria su ogni piano, dell’area antistante di sbarco. Secondo la normativa deve essere almeno di 1,40×1,40 m.

Per quanto concerne l’altezza si riscontra analoga compattezza. Per la cabina si va dai miniascensori da interni di altezza circa 2,40 m a quella del mini ascensore senza cabina a pedana per disabili in carrozzina. Definito anche elevatore a piattaforma, ha un’altezza che può mantenersi sotto 1,60 m.

Misurata la cabina dell’ascensore da interni, misurata (quasi) l’altezza totale. Un contributo importante per mantenere le dimensioni ridotte degli elevatori domestici arriva infatti dal motore elettrico gearless, o machine room less (mrl), posizionato sul tetto della cabina. Tale tecnologia ha oggi sostituito in larga misura quella geared, e risulta perfetta per i modelli più piccoli di ascensore privato interno.

Ma anche gli ascensori idraulici da interni hanno ingombri contenuti. Il peso minimo della cabina richiede infatti una spinta verso l’alto meno vigorosa, quindi meno olio e un serbatoio più piccolo.

Un altro dettaglio rilevante da conoscere riguarda l’assenza della fossa tipica degli elevatori unifamiliari. Tale caratteristica preserva al meglio l’integrità della casa, riduce i costi e facilita l’installazione anche all’interno di edifici preesistenti.

Se però sospetti che il formato mini degli home lift significhi fragilità o poca sicurezza sei in errore. Tecnologia, professionalità e normativa vanno a braccetto per garantire assoluta affidabilità, sigillata dal collaudo certificato.

Misure indicative miniascensori domestici
Miniascensore per 1 personaLarghezza: 60-100 cm

profondità: 50-80 cm

altezza: 200-220 cm

Miniascensore per 2 personeLarghezza: 70-130 cm

profondità: 70-110 cm

altezza: 200-220 cm

Miniascensore per 3 personeLarghezza >100 cm

profondità: 80-140 cm

altezza: 200-220 cm

Miniascensore per disabiliapertura> 75 cm

Larghezza> 80 cm

profondità> 120 cm

area al piano: 140×140 cm

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Vincoli architettonici di questi ascensori

Ora che sai di avere lo spazio disponibile ti stai chiedendo se in presenza di vincoli architettonici puoi installare un miniascensore? La risposta dipende da alcune variabili, fra cui spicca la collocazione dell’elevatore a piattaforma: interna o esterna? Vediamo i vari casi.

Se si tratta di un piccolo ascensore per casa privata con installazione interna e l’edificio non presenta vincoli l’opera si qualifica come edilizia libera: non servono permessi di sorta. Ovviamente rimane l’obbligo di perizia tecnica per valutare se la macchina elevatrice potrebbe incidere sulla stabilità dell’immobile, nonché di collaudo certificato e dichiarazione di conformità CE.

Quando invece la casa o l’appartamento è soggetto a vincoli architettonici, storici o paesaggistici occorre valutare l’esatto vincolo. Nel caso l’appartenenza alla categoria vincolata derivi dal contesto (es. centro storico) l’installazione dei miniascensori per interno non porta problemi. Il motivo appare facilmente intuibile: l’elevatore rimarrà nascosto alla vista esterna.

Se invece è proprio l’edificio a possedere caratteristiche architettoniche, storiche, o di altra natura che comportino la tutela della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio la questione diventa più complessa. Per questo ti offriamo una valutazione gratuita tramite sopralluogo dal vivo, che potrà rispondere ai tuoi dubbi.

Nel frattempo possiamo anticiparti che la richiesta del permesso alla Soprintendenza è obbligatoria, e necessariamente dovrà contenere in allegato la descrizione dettagliata del progetto nonché la valutazione tecnica dell’impatto sull’edificio. Fortunatamente l’enorme ventaglio di personalizzazioni estetico-tecniche dei miniascensori da interni rende possibile evitare modifiche sostanziali al decoro dell’immobile o arrivare addirittura ad accrescerne il fascino.

Veniamo alla collocazione in esterno. Qui a fare una differenza fondamentale è il fatto che si va a incidere sulla volumetria dell’edificio, quindi qualunque installazione di miniascensori domestici deve essere preceduta dalla CILA.

Se lo stabile contiene altre unità immobiliari la perizia tecnica allegata deve contenere la dichiarazione di preservazione dell’integrità dei diritti degli altri condomini. In sostanza la collocazione del mini elevatore non deve diminuire la visuale o l’usufrutto dell’immobile da parte di terzi.

In caso di vincoli monumentali o paesaggistici come forse avrai intuito la CILA non è sufficiente: occorre il nulla osta della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Una volta ricevuto il progetto l’ente ha 120 giorni di tempo per risponderti; è bene chiarire che finché non emette un responso non puoi installare il miniascensore.

Veniamo all’ultimo caso: ascensore domestico esterno con visibilità pubblica. In tale evenienza se non esistono vincoli bastano CILA e Autorizzazione Paesaggistica Semplificata. Altrimenti diventa indispensabile il via libera della Soprintendenza con le modalità viste per la collocazione in area esterna nascosta.

Ultima cosa da sapere riguarda l’acquisto dell’elevatore per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Qui le cose si fanno più semplici anche in caso di installazione esterna perché c’è maggiore libertà in relazione alle distanze. Per la precisione sussiste la deroga al rispetto delle distanze minime con fabbricati preesistenti purché si rispetti il limite minimo di 3 metri.

Miniascensore in una casa di nuova costruzione
Miniascensore in una casa di nuova costruzione

Miniascensore interno massima affidabilita e comodità
Miniascensore interno massima affidabilita e comodità

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Come funzionano i miniascensori

Generalmente i miniascensori per interni ricalcano a grandi linee il funzionamento degli ascensori tradizionali (Approfondimento: “Differenza tra ascensori e miniascensori”). Esistono però anche delle diversità che metteremo in evidenza, ossia i mini elevatori a batteria e quelli senza porte.

A seconda del tipo di trazione sia gli ascensori domestici senza fossa che i normali ascensori possono essere di tipo idraulico (o oleodinamico) che elettrico.

I miniascensori per interni  idraulici funzionano grazie a un complesso motore-pompa elettrica che regola la pressione di un olio speciale agente nei pistoni collegati alla pavimentazione del dispositivo.

Durante la salita la pressione superiore dell’olio che confluisce nel pistone alza la cabina, mentre lo svuotamento del pistone (controllato da una valvola) determina la discesa. Questo principio di funzionamento è ampiamente collaudato ed affidabile.

La relativa semplicità dell’impianto inoltre facilita l’installazione e la manutenzione. Non mancano tuttavia alcuni aspetti negativi. L’olio utilizzato è inquinante e l’ingombro complessivo non indifferente. Alle dimensioni della cabina vanno sommate quelle dell’armadio contenente motore e serbatoio per l’olio, più il quadro di comando: non è poco. D’altro canto l’economicità di questo tipo d’impianto è un ulteriore vantaggio di grande importanza.

Di concezione diversa il motore elettrico, che nei miniascensori compatti vede prevalere la tecnologia gearless. Questa si basa sul sistema a funi controllato da un motore sincrono a magneti permanenti. Collocato nel vano corsa sopra alla cabina questi sfrutta la corrente alternata (richiedendo quindi l’inverter) garantendo salite e discese fluide e silenziose.

L’efficienza energetica è elevata: basti pensare che risulta sufficiente la corrente a 230V e che il consumo di un home lift senza fossa con motore gearless e cabina compatta risulta più o meno equiparabile a quello di un frigorifero. Lo scorrimento verticale avviene lungo 2 guide, rendendo (a seconda della sede di collocazione e delle dimensioni) superflua l’incastellatura o il vano in muratura/cemento armato.

Accanto ai modelli di piattaforme elevatrici con gli innovativi motori mrl però si trovano anche i motori elettrici a frizione con motoriduttore. In ambito domestico si vedono di rado, ma nei mini elevatori installati in ambito condominiale non sono rari. Questi modelli necessitano di un locale macchine sistemato sopra all’ascensore e hanno consumi elettrici, oltre che ingombro, più elevati.

Ma in caso di black out cosa succede? Il passeggero rimane bloccato nell’ascensore di casa? Niente panico. Nella peggiore delle ipotesi in caso di interruzione di corrente l’elevatore ha un sistema di sicurezza che prevede il ritorno al piano inferiore (miniascensore elettrico) oppure anche al piano terra (miniascensore oleodinamico).

Nei minilift elettrici spesso questo si basa su una batteria di emergenza che entra in funzione proprio in assenza di corrente. Dato che parliamo di un evento sporadico, per la maggior parte delle persone ciò è sufficiente. Ma può capitare che qualcuno abbia necessità di usare il dispositivo più volte durante il black out.

Pensi che potrebbe capitare anche a te? In tal caso la soluzione congeniale è l’acquisto di un miniascensore a batterie. Il sistema prevede l’autoricarica automatica durante le fasi di inutilizzo, in modo analogo a quanto avviene per i montascale. Questa categoria (più costosa, è bene saperlo) ti fornisce la garanzia di 20-30 corse anche se manca l’elettricità.

Molto comodo e affidabile, ma con un risvolto che è bene conoscere: quando la carica scende sotto a un livello prestabilito (il che, ripetiamo, succede dopo svariate corse pur in assenza di alimentazione) l’impianto si blocca per ricaricarsi.

Quindi una volta ripristinata l’alimentazione potrebbe rimanere fermo per un po’, diversamente da un ascensore per interni gearless o idraulico collegato direttamente alla corrente, che riprende subito a funzionare normalmente.

Una differenza importante dei miniascensori per interni rispetto agli ascensori standard è il fatto che le porte della cabina sono facoltative. Il funzionamento dei modelli senza porte impone di mantenere premuto il bottone di avvio fino al termine della corsa.

La manovra a uomo presente potrebbe risultare un po’ scomoda se hai le mani occupate, ma si tratta di un meccanismo di sicurezza fondamentale. Difatti mancando la protezione delle chiusure durante il movimento basterebbe una distrazione o un malore per rischiare di farti male. La pressione costante sul pulsante compensa però adeguatamente l’assenza delle porte: finché stai premendo il bottone vuol dire che sei nel posto giusto, al sicuro.

 

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Miniascensori per disabili e anziani

Nelle case che presentano rampe di scale i miniascensori per disabili e anziani forniscono la soluzione ideale a individui con difficoltà motorie. Sicurezza e comodità li rendono perfetti grazie a:

  • porte automatiche per facilitare l’entrata e l’uscita dalla cabina delle persone in carrozzina (oppure con deficit muscolari);
  • apertura prolungata (almeno 8 secondi);
  • fotocellule che impediscono la chiusura delle porte dei miniascensori per interni o il movimento quando intercettano una massa sulla porta;
  • spazio sufficiente a consentire un movimento agevole alla carrozzina;
  • sensori perimetrali in grado di arrestare la corsa dell’ascensore unifamiliare qualora venga rilevato un ostacolo;
  • avviso acustico di arrivo al piano;
  • pulsantiera ribassata per un uso agevole anche in posizione seduta: tra 1,10 1 1,40 m;
  • assenza di scalino o dislivello nell’area di sbarco (tolleranza massima 2 cm);
  • citofono per comunicazioni d’emergenza in cabina e campanello d’allarme posizionati a circa 1,20 m di altezza;
  • apertura di luce uguale o superiore a 0.75 m;
  • illuminazione d’emergenza per i black out con autonomia di almeno 180 minuti;
  • soft start e soft stop.

Esistono infine degli optionals come i corrimano che possono garantire ulteriore comfort.

Ti sarà forse capitato di notare che negli ultimi anni queste piattaforme elevatrici stanno andando incontro a una maggiore diffusione. Questo si deve a 2 ragioni:

  • normativa concernente l’abbattimento delle barriere architettoniche: un tempo installare un miniascensore per disabili e anziani nei locali pubblici era facoltativo. Oggi è un obbligo (con alcune deroghe), e dove manca lo spazio per un ascensore standard si rimedia quando possibile con un modello mini.
  • Incentivi fiscali (approfondiamo nel paragrafo dedicato qui sotto): il prezzo di un miniascensore per interni supera i 10.000 euro, una somma non sempre nelle disponibilità di anziani o disabili. Gli sgravi fiscali al 75% rendeno abbordabili questi ausili per il movimento delle persone con difficoltà motorie.
  • Dimensioni ascensore per disabili: come ampiamente descritto le misure compatte, la forma adattabile e la personalizzazione di un ascensore da interni ne consentono la sistemazione in quasi tutti i contesti.

In conclusione, se anche tu necessiti di un elevatore per il superamento delle barriere architettoniche le buone ragioni per farlo subito non ti mancano!

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I prezzi di un ascensore domestico

Per via delle numerose variabili in gioco i prezzi di un ascensore domestico* si situano in un range piuttosto ampio. I fattori più influenti sul costo del minilift sono:

  • optionals: le numerose opzioni di personalizzazione comportano un ovvio aumento del costo del miniascensore per interni, da poche centinaia di euro fino a decine di migliaia;
  • dimensioni: un home lift per un singolo passeggero in piedi con portata 150 kg si rivela ben più economico di un elevatore per 4 persone con una portata di 400 kg;
  • tecnologia di trazione: il mini ascensore interno casa ha un prezzo inferiore se di tipo idraulico;
  • opere murarie: foro a soffitto, taglio dei gradini e altri interventi edilizi hanno ciascuno un costo che incide sull’esborso finale;
  • installazione: collocazione in sede, collaudo e certificazione CE sono voci di costo incluse nel nostro preventivo. La prima varia in funzione della complessità dell’intervento;
  • numero di piani: l’ascensore un piano si rivela più a buon prezzo di un dispositivo concepito per servire 4 piani;
  • ubicazione interna o esterna: i miniascensori per interno più economici sono quelli interni, a parità di altri fattori;
  • presenza della torretta: il castelletto o il vano corsa in muratura/mattoni comportano un preventivo più alto;
  • manovra automatica oppure a uomo presente; gli home lift a manovra automatica o semiautomatica presentano una maggiore complessità, e questo si ripercuote sul costo finale del dispositivo.

Alla luce di tutti questi fattori diventa chiaro perché riguardo ai prezzi di un ascensore domestico si può solo fornire una stima generica. Che varia dai circa 12.000-14.000 euro di un minilift per interni atto a collegare 2 piani ai 35.000-50.000 di un miniascensore per 6 piani con accessori e interventi murari complessi. La stima include l’intervento di installazione e l’IVA.

Dal costo ascensore casalingo devi però detrarre gli incentivi fiscali, se rientri nelle categorie beneficiarie. Inoltre considera che esiste un ritorno economico rilevante costituito dall’apprezzamento dell’immobile. Il valore di mercato può salire anche del 20%.

 

* Prezzi per soluzioni standard

Il miniascensore per interni ti trasporta da un piano all’altro in tutta sicurezza e comfort, e con il suo mix di utilità e design aumenta il valore del tuo immobile.

Il prezzo del miniascensore è:

ribassato del 75% o del 50% come conseguenza delle agevolazioni in vigore nel 2025. Non perdere l’occasione, mettiti in contatto con noi!

 

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Detrazioni fiscali per acquistare un miniascensore

Attualmente sono in vigore diversi bonus che ti permettono di ammortizzare in misura importante l’acquisto di un miniascensore per interni. Ecco le scelte disponibili:

  • Bonus IRPEF ristrutturazioni 50%. Sei interessato alle detrazioni fiscali per i miniascensori per interni da installare su edifici preesistenti? C’è il bonus ristrutturazioni al 50% (36% dal 2026), che ha un tetto complessivo di € 96.000. Si recupera tramite 10 rate annuali di identico importo nella dichiarazione dei redditi. Lo sgravio fiscale interessa anche la sostituzione di impianti elevatori preesistenti.
  • Bonus barriere architettoniche al 75%. Che sia un mini ascensore senza cabina a pedana o un ascensore domestico premium, se lo scopo è quello di elimnare le barriere architettoniche fino al termine del 2025 puoi detrarre il 75% in 10 rate annuali.

Miniascensori domestici per ville di lusso

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Ascensore per casa: accessori e personalizzazioni

Il grande interesse riscosso dagli ascensori per casa deriva per buona misura anche dalle infinite possibilità di personalizzazioni e dotazioni accessorie che ne incrementano il valore estetico ed economico, oltre al comfort d’uso e alla sicurezza.

Dal pavimento alle pareti al celino, passando per la pulsantiera, le porte, le maniglie e molto altro, si può dire che ottenere un miniascensore per interni unico al mondo è più una regola che un’eccezione. Le finiture disponibili consentono di trasformare un dispositivo funzionale quale è un home lift in un elemento d’arredo di alto profilo.

Comfort, benessere e sicurezza (in particolare se ad utilizzarlo sono disabili o anziani) analogamente vengono amplificati dalle mille dotazioni disponibili, che ti fanno sentire perfettamente a tuo agio durante la corsa.

A titolo di esempio (non esaustivo!) ecco alcuni accessori, personalizzazioni o finiture che si possono scegliere per i miniascensore per interni:

  • porte a battente oppure scorrevoli automatiche;
  • tamponamenti opachi o vetrati (vetro satinato, fumé, smerigliato…) oppure misti (ad esempio metallo-legno);
  • chiudiporta a scomparsa;
  • pavimentazione rivestita in granito, linoleum, legno, pietra, marmo;
  • bottoniera con display e colore personalizzato;
  • cabina climatizzata;
  • corrimano con verniciatura esclusiva scelta da te;
  • specchio in cabina di varie forme e misure;
  • sedile ribaltabile;
  • forma cilindrica, rettangolare o quadrata per la cabina;
  • illuminazione a led bianchi o colorati (anche misti), personalizzabile anche la disposizione delle luci e la forma dei faretti;
  • luci integrate nel telaio porte;
  • telefono in cabina personalizzato;
  • telecomando di richiamo al piano;
  • avviso di arrivo al piano;
  • porta singola o doppia;
  • movimento con manovra a uomo presente oppure automatica;
  • chiave di sicurezza per lo sblocco dell’ascensore domestico.

Con queste e altre opzioni disponibili per l’allestimento del miniascensore per interni una sola cosa è impossibile: non farsi prendere dall’entusiasmo di arredarlo!

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Manutenzione del miniascensore

Gli adempimenti previsti dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE che disciplinano requisiti, limiti e obblighi dei miniascensori per interni riguardano anche la manutenzione di questi dispositivi. Si tratta di un onere, anche economico, di cui devi tenere conto.

Non solo ti consente di evitare sanzioni, ma anche di effettuare corse sicure e di allungare la vita del tuo mini ascensore con cabina.

Secondo le disposizioni in vigore la manutenzione dei miniascensori per interni deve avere cadenza semestrale, e va affidata ad una ditta specializzata. Di norma si sceglie l’installatore, che conosce alla perfezione il tuo ascensore domestico e com’è avvenuta la messa in posa del dispositivo. Ma se negli anni a venire vuoi cambiare puoi farlo. Attenzione però al contratto stipulato con la prima ditta, che potrebbe prevedere penali.

Oltre alla manutenzione 2 volte all’anno del minilift ogni 24 mesi è necessario far effettuare una verifica alla presenza di un funzionario ASL (o di altro ente accreditato come l’ARPA) per confermarne il mantenimento dei requisiti di sicurezza. Ogni intervento sia di manutenzione che di verifica viene annotato nel libretto di immatricolazione dell’ascensore rilasciato al termine del collaudo iniziale.

E nel caso si verificasse un guasto? Non è frequente, comunque è bene verificare che l’assistenza per i miniascensori per interni sia ad elevata reperibilità.

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Domande frequenti

Quali sono i consumi medi di un miniascensore domestico?

I consumi elettrici di un miniascensore privato variano principalmente in rapporto a lunghezza della corsa, portata e tipologia. Un elevatore elettrico senza fossa con portata 250 kg per una corsa di 2 piani andata/ritorno consuma indicativamente 0,03 kWh. Un analogo modello idraulico, pur più pesante per via dell’olio, in media consuma 0,035 kWh.

Bonus barriere architettoniche: possiamo sfruttarlo per installare un piccolo ascensore unifamiliare anche in assenza di disabilità?

Assolutamente sì, è sufficiente un’asseverazione comprovante il rispetto delle misure minime indicate nel DM 236/1989 (cabina almeno 80×120, cm, porta almeno 75 cm, etc.) e la presenza degli altri requisiti di sicurezza obbligatori per legge (illuminazione, citofono, etc.).

Quanto tempo ci vuole per l’installazione di un piccolo ascensore interno con cabina?

Il tempo complessivo è di circa 6-8 settimane, salvo ritardi per pratiche edilizie, complessità dell’intervento o alcune personalizzazioni.

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Ascensori e Montascale è specializzata nella produzione e nell’installazione di ascensori, miniascensori e montascale per anziani e disabili.

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