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Ascensori e Montascale

Ascensori e Montascale

Ascensori e Montascale: Fornitura e installazione di Ascensori, Miniascensori e Montascale (Detrazioni Fiscali, 50%, 75% o 90% di detrazioni↑)

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Differenza tra miniascensori ed ascensori

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13 Luglio 2025 by ascensoriemontascale

Qual’è la differenza tra miniascensori e ascensori?

Si assomigliano nella funzione di trasporto verticale, eppure la differenza tra miniascensori ed ascensori sotto altri versanti è ampia. Questo fa sì che home lift ed elevatori standard difficilmente si dimostrino intercambiabili.

COSA DEVI SAPERE

  • I miniascensori hanno misure contenute, al contrario degli spaziosi lift tradizionali con corsa lunga. Questo comporta anche silenziosità, bassa velocità e classificazione CE separata.
  • L’installazione è più semplice e la spesa più abbordabile, soprattutto con gli attuali incentivi.
  • La destinazione d’uso dei primi riguarda contesti unifamiliari e piccoli condomini. Ideali per anziani e disabili. Gli ascensori invece servono dove l’uso è frequente e i piani numerosi.

 

Miniascensori per ville: comodità e modernità
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Indice articolo

  • 1.Capacità di carico e grandezza
  • 2.Differenze di velocità
  • 3.Collaudi
  • 4.Consumi
  • 5.Rumorosità
  • 6.Numero massimo di piani serviti
  • 7.Prezzi
  • 8.Interventi murari e tempistiche di installazione
  • 9.In quali casi è consigliabile un miniascensore rispetto ad un ascensore?
  • 10.Mini elevatori ed elevatori sono uguali in alcuni aspetti: ecco quali
  • 11.Come scegliere il modello corretto per la propria esigenza?
  • 12.Disabili e anziani: meglio installare un miniascensore o un montascale?
  • 13.Differenza tra ascensore e piattaforma elevatrice
  • 14.Domande frequenti

Capacità di carico e grandezza

 

La prima fondamentale differenza tra miniascensori e ascensori, come accennato, riguarda la capacità di carico e le misure dell’impianto. I 2 valori sono correlati e conoscerli è utile per comprendere quanti individui possono partecipare a ogni singola corsa. Attenzione però quando si parla di capacità di carico a non fare confusione tra portata e capienza di un impianto elevatore.

La portata di un miniascensore o un ascensore indica il peso massimo trasportabile in sicurezza dall’impianto. Si esprime in kg e:

  • nei mini lift va in genere dai 150 ai 450 kg;
  • negli elevatori di dimensioni standard si possono superare le 2 tonnellate.

La portata massima (assieme alla capienza) risulta sempre indicata in cabina, e va rispettata. Questo perché eccedere significa sottoporre l’impianto a un’usura eccessiva. In particolare a risentirne sono le funi, che vanno incontro a logorio precoce, e il motore, che può surriscaldarsi.

Il risultato si manifesta con la riduzione della vita utile del macchinario associato a un maggiore rischio di guasti.

La capienza di un impianto di sollevamento persone esprime invece il numero massimo di individui che possono essere trasportati contemporaneamente. Anche qui la differenza tra miniascensori ed ascensori è spiccata.

Le piattaforme elevatrici domestiche hanno cabine atte a trasportare da 1 fino a un massimo da 4 persone. I lift invece hanno un limite massimo di 66 persone (tipicamente nei grattacieli). Appare intuitivo che questo valore risulta direttamente correlato alle dimensioni della cabina.

Un ascensore per casa può avere una cabina di 60×60 cm o addirittura più piccola (Approfondimento: “Miniascensori 60 cm”). I modelli più grandi adatti a trasportare disabili in carrozzina sono un po’ più grandi, superando il mq e prevedendo anche un’area di sbarco al piano di almeno 1,40×1,40 m.

Per quanto riguarda gli impianti standard invece la grandezza vano ascensore ha misure minime per nuovi edifici residenziali di 1,10×1,40 m. Un dispositivo elevatore con portata 1.000 kg e capienza 13 persone, per fare un confronto con misure tra le più comuni, ha mediamente dimensioni 1,10×2,10 m.

Stiamo parlando della cabina, ma oltre a questa bisogna poi considerare il vano corsa ascensore. Un’altra differenza tra miniascensori e ascensori standard è il fatto che nella prima categoria i modelli più compatti possono anche farne a meno, mentre nella seconda di norma sono presenti.

Fanno eccezioni gli ascensori panoramici esterni, per i quali si privilegiano tamponature trasparenti ma di adeguata robustezza. Le misure del vano corsa accrescono non di poco le dimensioni complessive dell’impianto elevatore. Per dare un’idea, con cabina 0,80×1,20 m l’area occupata col vano può diventare in totale circa 1350×1550 m.

Per la realizzazione di questo involucro edilizio ci sono diverse alternative da valutare in base al contesto. Mattoni, muratura (purché la struttura poggi su un muro portante), cemento armato o castelletto. La scelta del materiale comporta dimensioni finali differenti. Il vano corsa in mattoni risulta il più voluminoso, l’incastellatura la più sottile.

 

Miniascensori domestici eleganti: Una soluzione per ville classiche
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Differenze di velocità

Date le diverse destinazioni d’uso, le velocità massima consentite dalla normativa vigente per gli ascensori domestici e quelli standard appaiono davvero dissimili. Per un miniascensore la soglia massima si attesta a 0,15 m/s. Sembra alquanto bassa, ma parliamo di un dispositivo che serve pochi piani.

Arrivare a destinazione quindi è sempre questione una manciata di secondi. E la corsa risulta la fase più rapida. In realtà, infatti, le operazioni più lente sono l’ingresso e le sequenze di avvio/arrivo. Vale in particolare per i miniascensori per disabili: per legge l’apertura delle porte deve durare almeno 8 secondi.

La “calma” che invece mostra l’home lift all’avvio e arrivo al piano dipende dal soft start e stop. In sostanza il macchinario rallenta per rendere tali manovre più confortevoli ai passeggeri. Questo è utile soprattutto ai disabili e agli anziani. Ma diciamolo, chiunque abbia provato la differenza coi vecchi ascensori può confermare che si tratta di una caratteristica apprezzabile!

Per quanto riguarda invece gli ascensori standard la velocità sostenuta è un requisito fondamentale. Questi elevatori infatti sono ben più affollati, in particolare nelle ore di punta. In una singola corsa le fermate possono essere diverse, con un incremento direttamente proporzionale ai piani serviti.

Ecco perché, al fine di evitare code e perdite di tempo, da un impianto elevatore standard si esigono performance scattanti. E lo sono: la velocità minima risulta addirittura 10 volte superiore a quella degli ascensori domestici: 1,5 m/s. Quella massima è vertiginosa, potendo arrivare a 9 m/s.

Ascensori moderni, di design e funzionali
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Miniascensore interno massima affidabilità negli spostamenti
Esempio di Miniascensore interno massima affidabilità negli spostamenti

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Collaudi

 

Un’altra grande differenza tra miniascensori e ascensori risiede nel collaudo, essendo previsti per le 2 tipologie iter divergenti. L’ascensore standard deve sottostare a quanto imposto dalla direttiva ascensori 2014/33/UE e dal DPR 162/99.

Cosa significa? Semplice: l’impianto elevatore deve dimostrarsi idoneo al proprio compito senza mettere a repentaglio l’incolumità di cose o persone. Prima di poter funzionare quindi deve sottostare a un collaudo tecnico che in caso di esito positivo verrà documentato nel certificato di collaudo. Questi contiene il verbale di sopralluogo, la relazione tecnica, le prove di carico sulle strutture e altre voci.

Obbligatoria anche l’apposizione in cabina della targhetta attestante la conformità CE, il numero di matricola dell’apparecchio e il collaudatore (che tramite il collaudo si assume la responsabilità dell’idoneità all’uso del macchinario).

A questa prima verifica certificata è fatto obbligo farne seguire altre a cadenza biennale. La responsabilità, se c’è inottemperanza, ricade sul proprietario. Tutto ciò alla luce del sole. Per ciascun impianto elevatore è obbligatoria la comunicazione al Comune.

Il funzionario municipale incaricato dopo aver vagliato la documentazione del macchinario rilascia l’autorizzazione all’esercizio. In sua assenza l’ascensore non può entrare in attività, non sarebbe in regola e in caso di controllo sono previste sanzioni salate più il fermo dell’impianto.

Per quanto riguarda i miniascensori per interni la procedura si dimostra sicuramente più snella. La normativa di riferimento infatti è la Direttiva Macchine 2006/42/CE in via di sostituzione con il nuovo Regolamento Macchine UE 2023/1230 che diventerà definitivo nel 2027.

A rendere possibile la diversa classificazione è il fatto che questi mini elevatori non superano la velocità di 0,15 m/s. L’iter è analogo a quello per i montascale. In sostanza l’installazione e il collaudo da parte di tecnici qualificati (la cosiddetta valutazione del sistema qualità) si concludono con il rilascio della documentazione attestante la conformità dell’impianto, vale a dire il libretto del miniascensore.

Per mettere in esercizio l’home lift questo è tutto: non occorre infatti l’autorizzazione municipale. La revisione periodica biennale e la manutenzione semestrale però sono obbligatorie.

 

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Consumi

In termini di consumi la differenza tra miniascensori e ascensori è notevole. La palma dei più sostenibili per l’ambiente e per le tasche dei proprietari va ovviamente ai mini elevatori privati. Per capire la differenza basti pensare che un home lift funziona con la corrente monofase a 230 volt.

Ciò determina un ulteriore grande vantaggio: non servono onerosi interventi pre-installazione all’impianto elettrico. Per i macchinari più piccoli il fabbisogno di corrente per una corsa fra 2 piani può essere addirittura inferiore a 600 watt (Approfondimento: “Miniascensori per interni: caratteristiche e prezzi“). Decisamente meno insomma di molti elettrodomestici di uso comune. Ovviamente si tratta dei dispositivi più evoluti, che appartengono alla classe energetica A.

Un ascensore standard usa invece la corrente trifase a 380 volt e consuma molto, molto di più. Dettaglio sorprendente per i non addetti ai lavori, questo dispositivo risulta energivoro anche in stand-by. Dato che il macchinario non è pensato per essere spento, s’intuisce come il suo fabbisogno energetico si protragga per tutte le 24 ore.

Ma da cosa origina la divergenza tra costi e consumi elettrici di miniascensori e ascensori? A incidere non troviamo un singolo fattore, ce ne sono diversi. Esaminando l’elenco che segue puoi fartene un’idea, e comprendere la spesa che comporta l’uso di un elevatore:

  • dimensione e peso della cabina: è facile intuire che per sollevare un ascensore pesante occorre molta più energia, mentre un piccolo home lift si solleva mantenendo i consumi molto bassi. Influiscono anche materiali e optionals pesanti (ad esempio lo specchio a parete intera);
  • passeggeri trasportati: una corsa a pieno carico comporta un consumo elettrico maggiore;
  • numero di piani serviti: anche questo è intuitivo, più lunga è la corsa maggiore diventa il fabbisogno di corrente;
  • tecnologia di trazione: i miniascensori ed ascensori standard gearless hanno un impatto inferiore sulla bolletta, quelli geared invece si collocano nel mezzo. Gli ascensori idraulici consumano molto quando salgono, risultando globalmente i più energivori. Questo vale anche considerando che non consumano praticamente nulla quando scendono. Oggi comunque esistono modelli dotati di elevata efficienza energetica di ogni tipologia. In più si può aggiungere l’ausilio dei pannelli fotovoltaici;
  • impianto di illuminazione: per l’illuminazione optionale delle porte e i faretti interni s’impiegano led a basso consumo, ma è ovvio che sulla bolletta si ritrovano. Una scelta conveniente è sempre più diffusa è quella di affidarsi a sistemi smart. Evitano sprechi, spegnendo le luci quando il dispositivo non viene usato;
  • numero di corse giornaliero.

Una cosa importante da sapere è che oltre a questa netta differenza di consumi tra le 2 tipologie di elevatori abbiamo una certa difformità anche all’interno della medesima categoria. Trattandosi di un aspetto di non secondaria importanza, ti invitiamo a farci tutte le domande che vuoi, sono incluse nel sopralluogo gratuito!

Ascensori lavori di manutenzione e verifica
Ascensori lavori di manutenzione e verifica

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Rumorosità

Il livello di rumorosità di un impianto elevatore è regolato dalla normativa in materia, che sancisce come il limite massimo si deve attestare entro i 35 dB percepiti nelle abitazioni. Il rispetto di quanto stabilito dalla legge si rivela fondamentale sia in condominio che nelle abitazioni private, in particolare quando non sono dimore isolate.

Se infatti l’ascensore o il miniascensore disturba occorre insonorizzarlo. Non farlo comporta il rischio di diventare oggetto di un esposto e dover risarcire la parte lesa. Situazione che in Italia non risulta affatto rara.

Sotto a tale profilo la differenza tra miniascensori e ascensori vede vincere i primi, che si distinguono per la bassa rumorosità. Dato che la propagazione sonora più rilevante è quella che si realizza attraverso le strutture murarie piuttosto che direttamente per via aerea, è facile comprendere come un grosso ascensore crei più disturbo per via della maggiore massa vibratoria.

Il problema della rumorosità è fra i punti chiave che devi considerare? Sappi che i miniascensori oleodinamici e gearless vantano una corsa realmente silenziosa (talvolta solo 30 decibel!). I miniascensori pneumatici risultano un pochino più rumorosi. 

 

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Numero massimo di piani serviti

La più spiccata differenza tra miniascensori e ascensori è forse quella relativa al numero massimo di piani che possono servire. Per gli ascensori mini lift la corsa non supera i 15 metri complessivi, vale a dire 4-5 piani.

Viceversa gli ascensori standard possono salire e scendere per centinaia di metri, come accade nei grattacieli, in cui vengono installati impianti elevatori idonei a servire oltre 100 piani.

Stiamo parlando però soltanto dei lift elettrici. Quelli idraulici, pur potendo avere una capienza notevole, hanno limiti di corsa che li rendono idonei a trasporti per un massimo di 6-7 piani.

 

Differenze principali tra miniascensori e ascensori
Tipo di impianto elevatoreminiascensoreascensore
lunghezza max corsa18 m>100 m elettrico

25 m idraulico

portata125-400 kg200-2300 kg idraulico

300-5000 kg elettrico

velocità0,15 m/sec0,5-1 m/sec idraulico

1-9 m/sec elettrico

normativa principaledr.  2006/42/CE

dr.  2023/1230

 D.P.R. 162/1999

dr. 2014/33/Ue

EN 81-20 EN 81-50

 

utilizzomodestoelevato

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Prezzi

Il prezzo di miniascensori (media € 12.000-40.000)  e ascensori (media € 25.000-90.000) appare influenzato da moltissimi fattori:

  • optionals;
  • lunghezza corsa;
  • materiali;
  • tipologia (idraulico vs. elettrico);
  • opere edilizie necessarie;
  • installazione e permessi.

A parità di piani serviti, con una differenza che si basa innanzitutto sulla cabina dell’ascensore standard più grossa rispetto a quella dell’home lift, la diversità di prezzo si può stimare su alcune migliaia di euro.

Oltre alla spesa iniziale va messa in conto la manutenzione periodica: anche qui possiamo constatare un’analoga differenza.

Costi medi miniascensore e ascensore
Tipologia di impianto elevatorePrezzi min-max
miniascensore elettrico a vite€13.000 -25.000
miniascensore oleodinamico€ 12.000 – 18.000
ascensore elettrico€ 18.000 – 70.000
ascensore idraulico€ 15.000 – 55.000

Il miniascensore da interni ti trasporta da un piano all’altro in tutta sicurezza, rendendo la tua casa più vivibile e bella.

Il prezzo del miniascensore unifamiliare è:

ribassato del 75% o del 50% (secondo le misure) per merito delle agevolazioni in vigore. Non perdere l’occasione, contattaci!

 

* Prezzi per soluzioni standard

 

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Interventi murari e tempistiche di installazione

L’impianto elevatore deve servire uno stabile preesistente? Allora la differenza tra miniascensori e ascensori può riguardare anche le opere murarie necessarie. I mini elevatori sovente fanno a meno di un’ingombrante testata e della fossa. Al contrario per gli impianti di sollevamento standard sono indispensabili.

Il piccolo spazio tipico dei primi ha un’ulteriore ricaduta vantaggiosa. Taglio dei gradini, predisposizione di un locale macchina, etc. risultano superflui o incidono in modo lieve.

Diverso il caso dei modelli tradizionali. In effetti, la rinuncia all’ascensore in condominio talvolta dipende proprio dagli interventi edilizi richiesti, gravidi di varie controindicazioni. Senza contare che la loro esecuzione si rivela una fonte di disturbo per gli occupanti dell’immobile.

Proprio la semplicità di installazione fa sì che le tempistiche per i mini elevatori siano contenute e di scarso fastidio per le persone. Ovviamente si possono verificare eccezioni anche per questi dispositivi. Alcune personalizzazioni e modelli speciali richiedono più tempo, ma in media si tratta di interventi dell’ordine di un paio di settimane.

 

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In quali casi è consigliabile un miniascensore rispetto ad un ascensore?

Alla luce di quanto descritto si può capire come in diversi casi sia più vantaggioso installare un miniascensore rispetto ad un ascensore. Eccone un elenco riassuntivo:

  • spazio ridotto: oggi è possibile collocare un ascensore portatile anche quando l’area disponibile risulta inferiore al metro quadrato. Questo è importante nelle case private ma anche in alcuni condomini. Bisogna infatti mantenere spazio sufficiente per il passaggio agevole delle persone e la grandezza vano ascensore modello tradizionale potrebbe tradursi in un ingombro eccessivo;
  • installazione in ambito domestico: per le esigenze modeste di un nucleo familiare un impianto elevatore standard risulterebbe davvero eccessivo;
  • desiderio di ridurre il più possibile le opere murarie: un’altra differenza tra miniascensori e ascensori che avvantaggia la prima tipologia concerne le opere murarie indispensabili per installare il dispositivo. La maggior parte degli home lift non richiede la fossa, oppure si accontenta di una profondità di qualche cm. Spesso non occorre nemmeno il vano macchina o il grande armadio per ospitare rispettivamente il motore (negli ascensori elettrici) e la pompa più serbatoio per l’olio minerale (negli ascensori idraulici);
  • attenzione ai consumi energetici: fattore di impatto crescente per la salvaguardia dell’ambiente e delle finanze dei proprietari;
  • numero di piani da servire inferiore ai 5: in questi casi un ascensore standard potrebbe risultare sovradimensionato, salvo specifiche esigenze come la previsione di un elevato numero di corse;
  • edificio sottoposto a vincoli paesaggistici, storici o culturali: è un aspetto che richiede una valutazione caso per caso. Di norma installare un ascensore, specialmente esterno, si rivela complicato o più spesso impossibile. Viceversa un miniascensore per interni generalmente ha via libera, e talvolta anche per collocazioni esterne;
  • necessità di contenere la rumorosità dell’elevatore: a parità di tecnologia di sollevamento impiegata un mini lift appare più silenzioso;
  • premura di disporre di una piattaforma elevatrice: dato l’iter burocratico meno oneroso, se non occorrono notevoli personalizzazioni e/o ingenti opere murarie l’home lift si può avere in poco tempo. Questo aspetto potrebbe rivelarsi indispensabile in diverse circostanze: un incidente che provoca difficoltà di deambulazione, il peggioramento di una malattia dell’età senile, etc.
  • budget disponibile: il prezzo base di un miniascensore è minore di un impianto elevatore standard. Questo a parità di piani serviti e al netto di eventuali optionals;
  • minore impatto sull’edificio: le continue vibrazioni che si verificano durante la corsa della cabina come spiegato si dimostrano più intense con il crescere del peso dell’ascensore. Occorre progettare l’impianto in modo tale da prevenire (oltre al propagarsi del rumore) danni strutturali allo stabile. Ma quando l’installazione riguarda un edificio datato talvolta nessun accorgimento si rivela sufficiente, e l’ascensore non si può mettere. Un piccolo miniascensore potrebbe non creare gli stessi problemi e diventare l’unica soluzione.

Minisascensore esterno panoramico

 

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Mini elevatori ed elevatori sono uguali in alcuni aspetti: ecco quali

 

Non solo differenza tra miniascensori e ascensori: questi macchinari condividono anche alcune caratteristiche sulle quali vale al pena soffermarsi.

L’installazione di un impianto di sollevamento persone incrementa il valore dell’edificio. L’apprezzamento immobiliare va in media dal 10 al 20%. Influiscono le personalizzazioni, gli optionals e il rispetto del contesto architettonico.

Incide pure (e come potrebbe essere altrimenti…) la classe energetica. Scegliendo un ascensore standard o un home lift di classe A fai quindi un bellissimo regalo alla tua casa oltre che all’ambiente.

Un elevatore risolve il problema delle barriere architettoniche. Quando esistono problemi di deambulazione un ascensore al posto delle scale si rivela la soluzione ottimale. Fondamentale che il macchinario disponga dei requisiti necessari, che possono ritrovarsi in ambedue le categorie. Ad esempio apertura delle porte prolungata, luce netta delle porte di almeno 0,75 cm e assenza di dislivello ai piani.

La presenza di un sistema di trasporto persone risponde alla normativa in vigore. L’abbattimento delle barriere architettoniche è anche obbligatorio per legge. Oggi qualunque edificio pubblico ed esercizio commerciale deve risultare agibile agli individui con difficoltà motorie. Le poche esenzioni sono relative ad immobili preesistenti.

Se quindi stai pensando a far installare un impianto elevatore per l’ufficio o lo store, stai facendo la cosa giusta. Da tenere presente poi che nelle nuove costruzioni di oltre 3 piani fuori terra un ascensore è indispensabile (Legge n. 13 del 1989).

Sia il miniascensore che l’ascensore possono avere accesso agli incentivi fiscali. Il bonus ascensore consente di ammortizzare la spesa per l’acquisto di un ascensore in misura notevole: nel 2025 per il 75%. Questo purché il fine sia l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Gli sgravi fiscali per le ristrutturazione, invece sono fissati nel 2025 al 50% per la prima casa e al 36% per altri immobili. Rimarranno in vigore fino al 2033 ma con quote più basse.

La fruizione del bonus (ogni tipologia) riguarda pure la sostituzione dell’impianto elevatore preesistente.

 

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Come scegliere il modello corretto per la propria esigenza?

Quando decidi di acquistare un impianto elevatore sai già che la scelta del modello più adatto è fondamentale. Occorre quindi tenere conto della differenza tra miniascensori e ascensori e di quella tra dispositivi.

Il macchinario infatti ha una vita utile stimata in decine di anni. Se quello installato non risponde alle aspettative rimediare si rivela complicato. Senza contare il costo che dovresti sostenere.

Perché sì, il comfort che garantisce l’home lift deve ammortizzare l’elevata spesa iniziale sostenuta per la sua installazione. Questo vale parzialmente anche oggi, pur considerando il risparmio ottenibile con gli incentivi fiscali.

In un contesto condominiale occorre pure valutare l’impatto del macchinario rispetto alle esigenze degli altri. L’ultimo aspetto da considerare, e non inferiore per importanza, è il fatto che molti dettagli che devono influenzare la tua decisione sono “roba da tecnici”.

Questo ci porta a darti il primo e più importante consiglio: affidati a mani esperte e attente alle esigenze di ogni cliente. Ogni installazione di un miniascensore o un ascensore standard è sempre un caso a sé, che richiede la dovuta competenza e attenzione.

Requisiti ai quali vogliamo aggiungere la serietà verso gli interessi dell’acquirente: noi elenchiamo sempre vantaggi e svantaggi di ogni alternativa. Non sempre infatti l’opzione più costosa si rivela la migliore, dipende.

Per capire se l’azienda contattata è in grado di realizzare quello che esigi hai a disposizione: un sopralluogo gratuito, un preventivo gratuito e la possibilità di chiarire i tuoi dubbi facendoti spiegare i dettagli che vuoi approfondire.

Senza fretta, anche tramite successivi ricontatti, perché si tratta di una decisione importante. Se qualcosa non ti convince, sei libero di rivolgerti ad altre ditte per fare un confronto.

Per preparati all’incontro con il tecnico, ecco il vademecum delle cose che devono essere oggetto di esame durante il sopralluogo:

  • tipologia di trazione dell’impianto elevatore: oleodinamico, elettrico (anche mrl);
  • permessi edili necessari: ricordiamo che esiste un’importante differenza tra miniascensori e ascensori standard;
  • possibile sede di collocazione (per gli ascensori unifamiliari spesso ci sono più opzioni);
  • installazione interna o esterna all’edificio;
  • dimensioni della cabina, in funzione del numero stimato di passeggeri;
  • vano corsa: valutarne la costruzione e l’eventuale tipologia;
  • impatto estetico: quando la collocazione è a vista rammenta che ogni dettaglio può essere personalizzabile, essendo la cabina costituita da elementi modulari;
  • opere murarie da effettuarsi, un aspetto sempre importante ma in particolare quando le fermate sono 3 o più);
  • esigenze speciali del fruitore: ad esempio disabilità, età avanzata, etc.

Sembra un po’ complicato, è vero, ma non temere. Ci siamo noi ad aiutarti spiegandoti la differenza tra miniascensori ed ascensori e tutto quello che vuoi sapere!

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Disabili e anziani: meglio installare un miniascensore o un montascale?

Molti dei nostri clienti hanno deciso di installare un miniascensore, un ascensore oppure un montascale (Approfondimento: “Montascale: prezzi“) per via delle difficoltà motorie che rendevano troppo arduo salire e scendere le scale. Tutte e 3 le tipologie possono rivelarsi idonee a questo compito; la terza (servoscala) in effetti è nata proprio per questo fine. Cosa scegliere?

Il miniascensore è utilizzabile anche da persone normo ambulanti, non ingombra le scale, incrementa il valore della casa, richiede poco spazio e può avere un’estetica molto gradevole. Il costo complessivo per la sua installazione supera i 10.000 euro ma può beneficiare di cospicui incentivi fiscali.

L’ascensore analogamente è utilizzabile da chiunque, è rapido e idoneo a contesti condominiali se i piani sono numerosi, alza il valore di mercato dello stabile. D’altro canto consuma parecchio (con l’eccezione do alcune recenti installazioni che sfruttano anche il fotovoltaico, caratteristica condivisibile con i mini lift). Ed è il più costoso dei 3. In contesti vincolati sovente non si può installare.

Il montascale per anziani e disabili è specifico per le esigenze di chi ha difficoltà motorie. E’ più a buon mercato degli ascensori interni per
abitazione, e ovviamente di quelli per condominio. Dato l’utilizzo sfrutta sempre gli incentivi dedicati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Per le differenze tecniche ti rimandiamo al paragrafo seguente.

 

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Differenza
tra ascensore e piattaforma elevatrice

Diversamente dall’ascensore il più economico saliscale a piattaforma per disabili e anziani può seguire anche percorsi inclinati. In tal caso si installa sulle scale, con un binario singolo o doppio.

Per i modelli verticali invece la collocazione è flessibile. Può avvenire nel vano scale, a ridosso di un muro o in un vano apposito. Lo spazio indispensabile appare sempre contenuto, a differenza di un normale impianto di sollevamento persone.

Velocità massima e normativa di riferimento sono quelle già viste per i miniascensori: 0,15 m/s e Regolamento Macchine UE 2023/1230. E’ intuitivo che pure portata e corsa massima della piattaforma elevatrice sono inferiori: non oltre 400 kg e 15-20 m.

Ben minori inoltre i consumi elettrici, la burocrazia correlata e le opere murarie preliminari.

I modelli montascale richiudibili e con fermata a lato della rampa sono discreti, ma il binario rimane a vista. In compenso, un domani che si decide di sbarazzarsene si può raggiungere lo scopo con un intervento di smontaggio e ripristino dei gradini relativamente semplice.

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Domande frequenti

C’è differenza tra miniascensori e ascensori riguardo alle detrazioni fiscali?

I modelli di piccoli ascensori domestici con dimensioni idonee ad abbattere le barriere architettoniche possono fruire del bonus al 75% come i modelli standard (max 50.000 € unifamiliari, 30.000-40.000 condomini). Per quelli più piccoli troviamo in vigore le agevolazioni per ristrutturazioni edilizie al 50%, che nel 2026 caleranno al 36%. Tetto massimo detraibile: € 96.000.

Qual è la corsa massima di un mini ascensore?

In genere non oltre i 15 m, in diversi modelli il limite è anche più basso.

La verifica strutturale è superflua per un miniascensore?

In realtà è indispensabile e obbligatoria. Bisogna accertare che l’immobile possa sopportare i carichi statici e dinamici dell’impianto, che non avvenga una violazione delle norme antisismiche per le aperture da creare, etc.

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Ascensori e Montascale

Ascensori e Montascale è specializzata nella produzione e nell’installazione di ascensori, miniascensori e montascale per anziani e disabili.

Ascensori e Montascale personalizza la propria offerta in base alla necessità specifica della propria clientela, grazie alla collaborazione con i migliori esperti del settore.

Ascensori per case e condomini - Lift e minilift per disabili - Ascensori e Miniascensori di design – Montascale a poltroncina o piattaforma per case e condomini - Montascale per interni e per esterni - Montascale per scale diritte e curve


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